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Oria, i tre consiglieri estromessi dalla maggioranza: “La peggiore operazione politica degli ultimi anni…”


I tre consiglieri comunali ormai fuoriusciti o estromessi dalla maggioranza (Carone, Chiedi, Patisso) hanno redatto una lettera aperta alla cittadinanza. Eccola:

Cittadini,

nel consiglio comunale del 12 luglio scorso si è consumata la peggiore operazione politica degli ultimi anni con l’ingresso del partito di Fratelli d’Italia nella compagine della maggioranza al governo della Città e la dissoluzione della Coalizione del Cambiamento che nel 2018 vinse le elezioni.

Quello del paventato commissariamento è stato un pretesto bello e buono, poiché mai nessuno di noi aveva minacciato di togliere all’amministrazione in carica il sostegno in consiglio comunale, tant’è che nel consiglio comunale del 3/6/21 avevamo convintamente e responsabilmente votato il bilancio di previsione e invitato al dialogo e al confronto utili per ripartire con un nuovo passo e con soluzioni e decisioni condivise, utili a rilanciare l’azione politica e amministrativa.

E ciò nonostante il sindaco e gli strateghi di questa amministrazione avessero di fatto, già allora consapevolmente, abbandonato ogni forma di dialogo sin dalla lettera aperta del 21/5/21.

E sì, perché quella lettera viene dopo che il 14 (giovedì) e il 15 (venerdì) maggio 2021 avevamo avuto due incontri in cui s’era discusso della situazione politico-amministrativa e delle possibili soluzioni, nell’ultimo dei quali ci si era lasciati con l’intesa di risentirsi e rivedersi nella settimana successiva: quindi, che pensare della lettera aperta del sindaco del 21/5/21 nella quale ci accusava di aver lanciato ultimatum, di aver deviato dalla linea tracciata tutti insieme, di aver imposto dei ricatti, di aver adombrato o paventato la gestione commissariale, di avere ha fatto o anteposto richieste personali?

E l’iniziativa di aprire “…un tavolo politico di consultazione all’interno della maggioranza… anche esterno ad esso…” è quanto di più ipocrita abbiamo potuto ascoltare nel dibattito politico degli ultimi venti anni.

E il perché è presto detto.

Intanto perché l’UDC, partito di maggioranza (che in modo importante nel 2018 contribuì alla vittoria elettorale) ed espressione del presidente del consiglio, non è mai stato invitato e ascoltato dalla sindaca.

Poi perché il gruppo misto composto da Tommaso Carone e Barsanofio Chiedi non è mai stato invitato a quel tavolo.

Barsanofio Chiedi

Infine perché si è ammantata l’iniziativa con la convocazione dei consiglieri comunali di minoranza, con i quali davvero non si comprende quali convergenze potesse trovare la sindaca dopo che in tre anni la sua amministrazione non ha mai, una sola volta, manifestato capacità e disponibilità al dialogo.

Guarda caso l’intesa è stata trovata nella stampella offerta dal consigliere di Fratelli d’Italia Francescantonio Conte (il cui appoggio era stato anticipato sia nel nostro precedente comunicato del 25/5/21 che nel consiglio comunale sul bilancio del 3/6/21).

E non nascondiamoci dietro la foglia di fico di un’intesa fondata sul senso di responsabilità e sull’amore per la sua città del consigliere Conte, perché l’intesa è politica ed è stata raggiunta con il partito di Fratelli d’Italia (anche se il Conte non ne ha ufficializzato il gruppo in consiglio comunale e sebbene in consiglio sieda altro consigliere tesserato in Fratelli d’Italia facente parte della maggioranza), alla presenza e con la “benedizione” del consigliere regionale di Fratelli d’Italia Lugi Caroli, coordinatore provinciale del partito di Fratelli d’Italia di Brindisi.

Con l’UDC e con il gruppo misto nessun incontro, se non incontri riservati con il solo consigliere Carone.

Ma visto che il consigliere comunale Antonio Almiento ne ha parlato pubblicamente nell’ultimo consiglio, su tali incontri una precisazione deve essere fatta.

Tommaso Carone non ha mai chiesto alcun assessorato per sé o per altri, ha solo evidenziato delle criticità e una serie di problemi politici e amministrativi (per brevità si rimanda al nostro comunicato del 25/5/21).

Pertanto la riferita offerta del vice sindaco di rimettere nelle mani di Tommaso Carone le sue deleghe e la sua carica era una proposta priva di qualsivoglia utilità politica in quanto Tommaso Carone pensava che nell’ottica del rilancio della Coalizione non potesse assolutamente farsi a meno di Angelo Mazza.

E’ stato anche detto che noi avremmo chiesto l’azzeramento della giunta e la “testa” di due assessori.

Noi abbiamo sostenuto che l’azione politica e amministrativa e la prospettiva elettorale (alla quale peraltro si arriva con un sitema del tutto nuovo) avrebbero consigliato una ridefinizione degli incarichi e delle deleghe (alcune delle quali – Polizia Municipale e Bilancio – rimaste nelle mani del sindaco hanno dato risultati sicuramente negativi), una diversa composizione della giunta con energie e personalità nuove (con la possibilità che uno o più degli assessori potesse lasciare spazio ad altri): che c’è di male?

Ma abbiamo anche chiesto che si procedesse a una nuova organica distribuzione delle deleghe consiliari così da migliorare l’azione amministrativa, l’ascolto dei cittadini e la risoluzione dei problemi: che c’è di male?

Cosimo Patisso

Quindi azzeramento sì, la “testa” di qualcuno no. E se proprio della testa di qualcuno dobbiamo parlare, beh, allora, diciamo che è stato qualcun altro a chiedere (salvo poi ritornare sui propri passi) la testa dell’assessore che non aveva partecipato alla votazione in giunta sull’accordo transattivo raggiunto per la definizione di un contenzioso fra Comune e MSC sulla mancata realizzazione del centro diurno di Via Frascata.

Fatto gravissimo (!) ma rimasto senza conseguenze (!).

Allora era proprio vero che, come avevamo temuto nel nostro comunicato del 25/5/21, il sindaco e qualcuno fra assessori e consiglieri avessero già deciso: tessere l’intesa con il consigliere Conte, con il partito di Fratelli d’Italia e il suo coordinatore provinciale, e lasciarci nella condizione di essere del tutto irrilevanti.

Rilevanti continueremo invece ad essere in consiglio comunale e nella Città facendo proposte e politica nell’interesse esclusivo dei cittadini, senza eccezioni o preferenze di sorta.

Avv. Tommaso Carone

Dott. Barsanofio Chiedi

Cosimo Patisso

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